Zero Trust Network Access: princìpi, vantaggi e modelli di implementazione

I modelli tradizionali di sicurezza informatica, noti come perimeter-based security, si basano sull’assunto che utenti e dispositivi all’interno del perimetro aziendale protetto siano intrinsecamente affidabili. Questo approccio utilizza strumenti come firewall, VPN e DMZ (Demilitarized Zone) per creare una barriera protettiva attorno alla rete, bloccando le minacce esterne. Tuttavia, in un ecosistema digitale sempre più complesso e distribuito, questo modello si è dimostrato progressivamente inefficace. La diffusione del cloud computing, l’esplosione dei dispositivi IoT e l’adozione estesa del lavoro da remoto hanno infatti reso superato il concetto di perimetro fisico.

Oggi le minacce possono originare sia dall’esterno sia dall’interno della rete, mentre utenti e dispositivi accedono alle risorse aziendali da luoghi, piattaforme e infrastrutture diverse. In questo scenario, il modello Zero Trust Network Access (ZTNA) offre una risposta concreta e moderna: parte dal principio che nessuna richiesta di accesso debba essere considerata attendibile a priori. Ogni utente, dispositivo e connessione viene autenticato, autorizzato e monitorato in modo continuo, spostando il focus dalla difesa perimetrale alla protezione granulare e contestuale delle risorse aziendali critiche.

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I principi fondamentali di Zero Trust Network Access (ZTNA)

Il principio cardine del modello Zero Trust Network Access (ZTNA) è “never trust, always verify”: mai fidarsi, verificare sempre. Questo approccio supera i modelli di sicurezza tradizionali basati sul perimetro, che tendono a concedere fiducia implicita a utenti e dispositivi una volta all’interno della rete aziendale. ZTNA, al contrario, considera ogni richiesta di accesso potenzialmente rischiosa e la sottopone a una verifica rigorosa e continua, indipendentemente dalla posizione dell’utente o del dispositivo e dalla cronologia degli accessi. L’attenzione si sposta così dalla protezione del perimetro alla protezione delle singole risorse.

I principi chiave di ZTNA, derivati dalla filosofia Zero Trust, sono:

  • Least Privilege Access: questo principio garantisce che agli utenti, ai dispositivi e alle applicazioni venga concesso solo il livello minimo di accesso necessario per svolgere i propri compiti. Limitare i diritti di accesso riduce drasticamente la superficie d’attacco e il potenziale impatto di eventuali violazioni. L’accesso viene costantemente rivalutato e aggiornato in base al contesto operativo.
  • Verify Explicitly: ogni richiesta di accesso viene autenticata e autorizzata sulla base di criteri multipli: identità dell’utente, stato di sicurezza del dispositivo, posizione geografica e pattern comportamentali. Questa verifica continua, spesso supportata da autenticazione a più fattori (MFA) e valutazioni del rischio in tempo reale, consente di rilevare e bloccare tentativi di accesso sospetti.
  • Monitoraggio e Validazione Continui: le policy di sicurezza vengono applicate dinamicamente e in tempo reale. Ogni sessione utente e dispositivo viene monitorata per individuare anomalie, comportamenti rischiosi e violazioni di policy. Questo approccio permette di reagire tempestivamente a minacce emergenti e di mantenere il controllo sull’intero ciclo di vita delle sessioni di accesso.
  • Micro-segmentazione: consiste nel suddividere la rete in segmenti più piccoli e isolati, ciascuno protetto da policy di accesso dedicate. In caso di violazione, questo approccio limita la possibilità per un attaccante di muoversi lateralmente nella rete, confinando il danno a un’area circoscritta.
  • Policy-Based Access Control: l’accesso alle risorse viene regolato da policy granulari e contestuali, definite sulla base di attributi come identità, ruolo, posizione, stato del dispositivo e livello di rischio. Queste policy sono dinamiche e si adattano in tempo reale alle condizioni di sicurezza rilevate.
  • Assume Breach: ZTNA parte dal presupposto che le minacce possano già essere presenti all’interno della rete. Adottare questa mentalità porta ad una postura più proattiva e difensiva, progettata per minimizzare i danni in caso di violazione e limitando il movimento laterale degli aggressori.
  • Sicurezza basata sull’identità: l’identità è il nuovo perimetro di sicurezza. Ogni utente, dispositivo e applicazione viene autenticato e autorizzato sulla base di criteri contestuali e dinamici. I sistemi di Identity and Access Management (IAM) assumono un ruolo strategico nel garantire accessi sicuri e controllati, adattando i privilegi in base a ruolo, contesto operativo e stato di rischio.

Questi principi combinati creano un framework di sicurezza moderno, resiliente e scalabile, capace di rispondere alle esigenze delle reti distribuite e ibride e di proteggere le infrastrutture aziendali dalle minacce informatiche più evolute.

Zero Trust Network access - postura di sicurezza

Vantaggi di ZTNA

L’implementazione di Zero Trust Network Access (ZTNA) offre una serie di vantaggi significativi rispetto ai modelli di sicurezza tradizionali basati sul perimetro.
Di seguito i principali vantaggi di ZTNA:

  • Riduzione della superficie di attacco: ZTNA riduce drasticamente la superficie di attacco, adottando il principio di non fidarsi mai e verificare sempre. Ogni richiesta di accesso viene autenticata e autorizzata in tempo reale, limitando la possibilità per gli aggressori di ottenere movimenti laterali o escalation di privilegi all’interno della rete, anche in caso di compromissione di un endpoint.
  • Migliore contenimento delle minacce e riduzione del movimento laterale: le implementazioni di micro-segmentazione suddividono la rete in zone isolate con policy dedicate. Questo approccio limita la capacità degli attaccanti di spostarsi lateralmente, confinando eventuali violazioni. Studi recenti hanno mostrato che gli eventi di contenimento sono aumentati dopo l’implementazione di ZTNA, segno di un miglioramento concreto nella capacità di reazione e mitigazione.
  • Aumento dell’efficacia del rilevamento e della risposta alle minacce. ZTNA si integra perfettamente con sistemi SIEM, analisi comportamentali e threat intelligence, offrendo visibilità continua sulle attività di rete. Il monitoraggio in tempo reale consente di identificare tempestivamente anomalie e comportamenti sospetti. Secondo un report di settore, l’introduzione di ZTNA ha ridotto del 63% il tempo medio di permanenza di una minaccia e aumentato del 67% la velocità di risposta agli incidenti.
  • Controllo degli accessi granulare e dinamico: il modello ZTNA consente di gestire i privilegi d’accesso attraverso policy rigorose e contestuali in tempo reale. Parametri come identità, stato del dispositivo, posizione e comportamento vengono continuamente valutati per applicare il Least Privilege Access. Questo garantisce che ogni entità abbia solo i permessi strettamente necessari.
  • Autenticazione e identità rafforzate: il modello Zero Trust si basa sulla verifica continua dell’identità tramite IAM (Identity and Access Management), autenticazione a più fattori (MFA) e autenticazione adattiva. Studi recenti dimostrano una riduzione del 44% dei fallimenti di autenticazione e del 75% dei tentativi di bypass MFA dopo l’adozione di ZTNA.
  • Adattabilità agli ambienti IT moderni e ibridi. ZTNA è progettato per proteggere ambienti di rete complessi e moderni, inclusi cloud, dispositivi IoT, reti ibride, lavoro remoto e ambienti BYOD (Bring Your Own Device). Fornisce controlli di accesso coerenti e sicuri indipendentemente dalla posizione della risorsa o dell’utente.
  • Miglioramenti quantificabili delle prestazioni di sicurezza: recenti studi di settore hanno dimostrato una diminuzione del 46% nelle violazioni di accesso tentate e una riduzione superiore al 50% nella latenza delle decisioni di policy grazie a ZTNA, particolarmente efficace in architetture edge e ambienti ad alta densità di dispositivi.
  • Supporto alla conformità normativa. ZTNA si allinea con le moderne normative sulla protezione dei dati come GDPR e CCPA: il controllo rigoroso sull’identità e l’accesso migliora la governance e riduce il rischio di violazioni normative.
  • Postura di sicurezza proattiva e adattiva. Adottando una filosofia “Assume Breach”, ZTNA presuppone che le minacce possano già essere presenti nella rete. Integra processi di Continuous Diagnostics and Mitigation (CDM) per una verifica costante delle entità e l’applicazione dinamica delle policy di sicurezza, garantendo una postura sempre aggiornata e resiliente.

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In quali ambienti IT è consigliato implementare un sistema ZTNA?

L’implementazione di Zero Trust Network Access (ZTNA) ha particolarmente senso in diversi tipi di ambienti e scenari moderni, in quanto è stato progettato proprio per affrontare le sfide di sicurezza che superano le capacità dei modelli tradizionali basati sul perimetro.

Ecco gli ambienti in cui l’adozione di ZTNA è più efficace e consigliata:

  1. Ambienti IT Ibridi e Complessi: ZTNA è una soluzione ideale in contesti ibridi e multi-piattaforma, dove le risorse sono distribuite tra infrastrutture on-premise, cloud pubblici e privati. La sua capacità di applicare policy di sicurezza coerenti e dinamiche indipendentemente dalla posizione di utenti e asset, garantisce un controllo uniforme e scalabile, adattabile alla natura decentralizzata di questi ambienti.
  2. Ambienti Cloud e Multi-cloud. Con la crescente adozione di servizi cloud, le organizzazioni devono gestire infrastrutture eterogenee e multi-tenant. ZTNA cloud-native offre controlli di accesso stratificati, dalla rete al livello applicativo, assicurando visibilità e protezione end-to-end. È particolarmente efficace nel gestire policy coerenti in ecosistemi cloud-first e multi-cloud, affrontando criticità legate a provisioning dinamico e segmentazione delle risorse.
  3. Lavoro Remoto e Risorse Distribuite: l’adozione massiva del lavoro remoto ha reso prioritario l’accesso sicuro a risorse aziendali da dispositivi personali, reti domestiche o pubbliche. ZTNA risponde a questa esigenza con autenticazione forte, verifica continua e policy contestuali che permettono ai dipendenti remoti di operare in sicurezza ovunque si trovino, mantenendo il controllo completo sugli accessi e riducendo i rischi di compromissione.
  4. Sicurezza di Dispositivi IoT ed Edge. I dispositivi IoT ed edge sono oggi una superficie di attacco crescente a causa delle loro limitate capacità di sicurezza. ZTNA consente di imporre controlli di accesso granulari e autenticazioni continue, valutando dinamicamente il rischio associato a ciascun dispositivo. È una soluzione particolarmente utile per ambienti critici come sanità, manifatturiero e infrastrutture industriali, dove il controllo puntuale e l’analisi edge-based diventano elementi chiave per la sicurezza operativa.

Modelli di implementazione di ZTNA

Esistono diversi modelli o approcci di implementazione per la Zero Trust Network Architecture (ZTNA). Questi modelli sono progettati per adattarsi a diverse esigenze di sicurezza e contesti operativi.

ZTNA Basata su Agenti (Agent-Based ZTNA)

Questo modello richiede l’installazione di un software agente su ciascun dispositivo che necessita di accesso alla rete. L’agente applica le policy di sicurezza localmente e monitora continuamente lo stato di salute e la conformità del dispositivo, consentendo una gestione della sicurezza granulare basata su caratteristiche specifiche del dispositivo (ad esempio, versione del sistema operativo, livello delle patch, configurazione).

Vantaggi:

  • Controllo degli accessi altamente granulare
  • Monitoraggio continuo del dispositivo
  • Maggiore sicurezza in ambienti gestiti

Svantaggi:

  • Maggiore complessità di gestione e distribuzione degli agenti
  • Poco adatto per ambienti BYOD o dispositivi non gestiti

Esempio: Palo Alto Prisma Access, particolarmente indicato in contesti con amministrazione centralizzata dei dispositivi.

Agentless ZTNA

In questo approccio, l’applicazione delle policy di sicurezza avviene tramite componenti dell’infrastruttura di rete – come gateway web sicuri, proxy, firewall identity-aware e controlli cloud-based – senza richiedere l’installazione di software sugli endpoint. È una soluzione agile, ideale per ambienti eterogenei o per dispositivi dove non è possibile installare agenti (come dispositivi IoT o terminali edge).

Vantaggi:

  • Più semplice da implementare e scalabile
  • Ideale per ambienti misti o non gestiti
  • Facilita la protezione di dispositivi edge e IoT

Svantaggi:

  • Controllo meno granulare a livello di dispositivo
  • Limitata capacità di monitorare lo stato di salute dell’endpoint in tempo reale

Esempio: ZScaler Private Access, adatto a contesti con ampia eterogeneità di dispositivi o architetture cloud-first.

In uno scenario IT sempre più complesso, distribuito e interconnesso, Zero Trust Network Access è oggi uno degli approcci più efficaci per garantire la sicurezza, il controllo degli accessi e la protezione proattiva delle risorse aziendali critiche. La sua capacità di adattarsi a contesti eterogenei, integrarsi con ambienti cloud, IoT ed edge e supportare modelli di lavoro flessibili lo rende una scelta strategica per le organizzazioni moderne.

Guardando al futuro, ZTNA è destinato a evolversi ulteriormente, con applicazioni sempre più integrate in architetture SASE (Secure Access Service Edge) e edge computing, e a diventare un elemento chiave nella protezione di ecosistemi multi-cloud e di reti industriali OT (Operational Technology). L’integrazione di funzionalità di AI-driven threat detection e autenticazione adattiva basata sul comportamento renderà i framework Zero Trust ancora più dinamici, predittivi e capaci di rispondere in tempo reale alle minacce emergenti.

Fonti:

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