Test Automation: strumenti open source e vantaggi

Nel panorama dello sviluppo software, la qualità è l’obiettivo primario. La realizzazione di software affidabili e conformi ai requisiti degli utenti richiede una pratica essenziale: il testing, che mira ad individuare e risolvere errori e bug prima che il prodotto sia effettivamente implementato. Questa attività garantisce che i risultati attesi corrispondano agli esiti reali in qualsiasi scenario.

In altre parole:

il test del software è il processo di controllo delle funzionalità e accuratezza del software attraverso l’esecuzione dello stesso.

Questa pratica presuppone la scrittura di casi di test che devono essere eseguiti: esistono oltre 50 tipologie di test disponibili, per soddisfare tutte le esigenze di sviluppo e di funzionalità.
Lo sviluppo del software sta diventando sempre più complesso: per assicurarsi che il progetto soddisfi i requisiti degli utenti e funzioni in modo corretto, il software testing diventa un processo critico e gioca un ruolo fondamentale nell’implementazione di qualunque applicazione.

Test Automation vs Test Manuale

Il test di un software può essere eseguito manualmente o essere automatizzato grazie ad alcuni tool specializzati che vedremo nei prossimi paragrafi.

Il test manuale coinvolge un tester che agisce come un utente finale, esaminando attentamente le funzionalità specifiche dell’applicazione. Questo approccio può risultare vantaggioso per le piccole aziende con risorse limitate, in quanto richiede un investimento iniziale accessibile. È però notoriamente dispendioso in termini di tempo e spesso non riesce a individuare in modo completo tutti i difetti e i bug del software.

Le tecniche di test automation costituiscono una risposta alle sfide legate al testing manuale. Consentono ai tester di creare scenari di test riutilizzabili e ripetibili. Questi scenari possono essere eseguiti in qualsiasi momento e nonostante il costo iniziale di implementazione possa risultare elevato, l’automazione dei test, nel tempo, si dimostra estremamente vantaggiosa in termini di costo, tempo e usabilità.
Alcune tipologie di test automatizzati (unit, integration e system testing) rappresentano una delle attività essenziali nell’ambito dell’integrazione e la distribuzione continua (CI/CD), una metodologia tipicamente DevOps.

> Leggi anche “CI/CD: una best practice DevOps”

Un report di Smartbear (link esterno) rivela un interesse crescente verso l’automazione dei test: più della metà degli intervistati hanno automatizzato dal 25% al 75% dei test e il 42% degli intervistati ha automatizzato più della metà dei propri test.

La correlazione tra l’automazione dei test e il valore attribuito all’attività di testing a livello aziendale è chiara: all’aumentare dell’automazione, cresce anche la soddisfazione complessiva nei confronti dei processi di testing. Le organizzazioni che abbracciano l’automazione dei test riconoscono maggiormente il suo valore.

Test Automation: strumenti open source e vantaggi

I vantaggi del Software Test Automation

Nel ciclo di sviluppo del software, il processo di testing rappresenta indubbiamente una delle fasi più onerose e importanti. Gli sviluppatori sono sempre più concentrati a ottimizzare questa pratica per ridurre i costi complessivi del progetto.
Gli strumenti di test automation hanno alti costi iniziali, dovuti all’ideazione dei casi di test, l’acquisizione o la sottoscrizione delle soluzioni di automazione, nonché la formazione del personale, spesso necessaria per utilizzare questi strumenti.

Nonostante i costi iniziali, l’automazione dei test offre una serie di vantaggi significativi. Si dimostra infatti più efficiente, affidabile, programmabile, riutilizzabile, esaustiva e manutenibile. Nel lungo periodo permette inoltre di risparmiare tempo e denaro, offre una copertura dei test più ampia e risulta più veloce rispetto ai test manuali.

Per sopperire in parte agli alti costi iniziali, è possibile considerare l’implementazione di uno strumento open source di test automation.

5 strumenti open source per l’automation software testing

Nell’ampio panorama degli strumenti di test automation, è cruciale selezionare la soluzione più adatta alle esigenze del progetto. Vediamo 5 strumenti open source per l’automazione dei test.

  1. Selenium

    Selenium è una libreria open source di test automation ampiamente utilizzata, sul mercato da ormai più di vent’anni. Selenium è compatibile con Chrome, Firefox, Internet Explorer e i browser di tipo headless, funzionalità che lo rendono la scelta ideale per i test cross-browser.
    È possibile scrivere script di test in diversi linguaggi di programmazione come Python, Java, C#, PHP, Ruby, garantendo una flessibilità senza pari. Selenium è compatibile con una vasta gamma di sistemi operativi, inclusi Windows, macOS, Linux, Android e iOS. Offre funzionalità avanzate, quali simulazioni del cursore del mouse e della tastiera e supporta add-on e plugin personalizzabili per una maggiore riutilizzabilità.
    A causa delle innumerevoli funzionalità e integrazioni, presenta una ripida curva di apprendimento.

  2. Apache JMeter

    Apache JMeter è un’applicazione Java open source utilizzata per valutare le prestazioni di applicazioni web e servizi. Permette di simulare un grande numero di utenti virtuali che eseguono richieste HTTP, FTP, JDBC e ecc. Aiuta a misurare aspetti critici come il tempo di risposta, la latenza e il throughput, identificando eventuali debolezze o problemi di performance. Grazie al suo ambiente grafico intuitivo, Apache JMeter consente di creare test complessi e personalizzati.
    Tuttavia, potrebbe non essere la scelta ideale per scenari di test complessi e, come Selenium, ha una curva di apprendimento ripida.

  3. Watir

    Watir (Web Application Testing in Ruby) è uno strumento di web test automation semplice, flessibile e open source. Questo strumento consente di scrivere test automatizzati semplici, adattabili, leggibili e facili da mantenere. Watir è noto per la sua facilità d’uso e la sua flessibilità, che lo rendono una scelta popolare per gli sviluppatori che devono automatizzare i test delle applicazioni web.
    È in grado di simulare le azioni degli utenti in modo molto realistico, funzionalità che rende possibile testare le applicazioni web in modo approfondito, verificando che funzionino correttamente per gli utenti reali.
    È specifico per il linguaggio di programmazione Ruby.

  4. Cucumber

    Cucumber è un noto framework basato sul comportamento (BDD – Behavior-Driven Development) che permette ai programmatori di implementare o eseguire test end-to-end. Consente di descrivere il comportamento del software in linguaggio Gherkin (Given – When – Then), comprensibile anche ai non sviluppatori. Presenta un supporto multi-piattaforma per i sistemi operativi ed è compatibile con linguaggi di programmazione come Ruby, Java e .NET.

    Una delle funzionalità più apprezzate è che consente di avere un unico documento attivo per la specifica e la documentazione dei test.
    Ottimo per i progetti brevi, può tuttavia risultare fragile in progetti di grandi dimensioni con numerosi casi di test diversi.
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  5. Appium

    Appium è uno strumento open source specifico per il testing di applicazioni mobili: le sue caratteristiche avanzate e la facilità d’uso lo rendono uno dei più popolari strumenti di automazione dei test open source.
    Permette di testare in modo efficiente tutti i tipi di app web, native e ibride ed è progettato in modo tale che non sia necessario ricompilare o modificare in alcun modo l’app per testarla.
    Non vincola l’esecuzione dei test in un linguaggio o framework specifico: supporta infatti numerosi linguaggi di programmazione (esempio: Java, PHP, Objective-C, C#, JavaScript con Node.js, Python, Perl), emulatori Android e simulatori iOS per automatizzare i test su piattaforme diverse – anche se sembra che la gestione degli emulatori sia complessa. È inoltre possibile riutilizzare il codice su suite di test per Android, iOS e Windows.

    Come la maggior parte degli strumenti fino ad ora, Appium presenta una ripida curva di apprendimento per chi non è programmatore, oltre alla dipendenza da strumenti di terze parti per la generazione di report.

La scelta dello strumento giusto di test automation è essenziale per lo sviluppo di un progetto e dipende da fattori quali la complessità, la durata e i costi.
È essenziale considerare che la maggior parte degli strumenti per test automatizzati deve essere utilizzata da tester esperti: è l’applicazione delle competenze del tester che rende uno strumento prezioso. Inoltre, è difficile rendere il processo di testing completamente automatizzato: i professionisti affermano che lo sviluppo di nuove funzionalità richiede test manuali, mentre quelli automatizzati dovrebbero essere considerati solo come complementari. È in ogni caso preferibile automatizzare le attività ripetitive, per consentire ai test manuali di concentrarsi su compiti di alto valore. (Fonte – link esterno)

Guardando al futuro, ci si aspetta che il mercato degli strumenti open source per l’automazione dei test software continuerà a espandersi, spinto in gran parte da integrazioni sempre più avanzate con l’intelligenza artificiale. Questo progresso potrebbe, però, comportare una maggiore complessità per l’utente finale, che dovrà navigare attraverso soluzioni sempre più numerose e specifiche.

L’integrazione continua della sicurezza nel processo di sviluppo delle applicazioni, inoltre, non è mai stata così importante. Le tecniche DevSecOps, che incorporano la sicurezza fin dalle prime fasi dello sviluppo, stanno dimostrando di ottenere risultati migliori rispetto all’approccio tradizionale in cui la cyber security è considerata solamente come un punto di controllo prima del rilascio dell’applicazione.